Domande e risposte

sul carcinoma basocellulare cutaneo.

Cos’è il carcinoma basocellulare?

Il carcinoma basocellulare (BCC), noto anche come basalioma, è la forma più comune di tumore cutaneo e la più frequente neoplasia dell’uomo (15%). Questi carcinomi sono proliferazioni neoplastiche a partenza dalle cellule basali localizzate nello strato più profondo dell’epidermide (la componente più superficiale della pelle).

Il basalioma, essendo causato principalmente dalla cronica ed intensa esposizione ai raggi ultravioletti (in particolare UVB), si localizza principalmente sulle parti del corpo esposte ai raggi solari, quali il volto, le orecchie, il collo, il cuoio capelluto, le spalle e il dorso. In rari casi il tumore può svilupparsi anche su aree non foto esposte.

È tuttavia molto importante anche la modalità di esposizione solare. È dimostrato infatti che il rischio di sviluppare un carcinoma cutaneo baso cellulare è minore in chi si espone regolarmente al sole rispetto a chi lo fa irregolarmente (attenti dunque all’esposizione intensa ed occasionale!).

Fondamentale è in ogni caso adottare le opportune misure di protezione fin dalla tenera età, alcuni studi hanno infatti dimostrato come la quantità di radiazioni ultraviolette ricevute durante l’età infantile costituisca un importante fatto predittivo di rischio per lo sviluppo del carcinoma basocellulare (1).

In misura minore risultano fattori di rischio anche l’immunosoppressione, l’esposizione a radiazioni ionizzanti o all’arsenico. Inoltre un recente studio ha fatto emergere come l’uso frequente di lettini solare moltiplichi di 4 volte il rischio di sviluppare basaliomi (2,3). Il carcinoma basocellulare pur avendo un tasso di metastatizzazione quasi vicino allo 0 (0.05-0.1%), presenta una elevata tendenza a crescere localmente, motivo per cui è molto importante intervenire tempestivamente.

Chi è più a rischio di sviluppare il carcinoma basocellulare?

Soggetti di carnagione chiara, anziani (la malattia raramente si riscontra nei bambini), forti espositori ai raggi UV, lavoratori con occupazioni all’aria aperta.

Quando devo allarmarmi?

Esistono delle caratteristiche del basalioma, che permettono, anche ad un occhio non esperto, di porsi in allarme e di correre subito da uno specialista. Le modalità di presentazione più frequenti sono: ulcerazioni che non vanno incontro a cicatrizzazione, macchia rossastra o area irritata sulla quale può formarsi una crosta (associata o meno a prurito), protuberanza di color bianco perla o cereo all’interno del quale si riconoscono vasi sanguigni.

Come proteggersi per prevenire il basalioma?

La protezione dei raggi solari deve essere effettuata considerando non solo l’uso di creme di protezione solare, ma anche l’uso di indumenti, cappelli e occhiali protettivi, ricerca delle aree di ombra durante evitando l’esposizione solare diretta. Bisognerebbe inoltre evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, evitando le ustioni. Divieto di ricorrere ad abbronzatura da lampade artificiali!

Come si presentano i carcinomi basocellulari?

Da un punto di vista clinico, i basaliomi si presentano con vari aspetti, da placche arrossate [Fig.1], ulcerazioni o erosioni non tendenti alla guarigione [Fig.2], escrescenze di colore rosa, noduli o cicatrici. Persone che presentano neoformazioni cutanee sospette, devono effettuare una visita dermatologica. Il dermatologo, avvalendosi della dermoscopia [Fig.3] e in alcuni centri anche della microscopia confocale, sarà in grado di limitare la possibilità che un basalioma non venga diagnosticato (è importante sottolineare che il basalioma entra in diagnosi differenziale con varie patologie cutanee, neoplastiche e non).

Figura 1. Forma nodulare di basalioma

Figura 2. Forma ulcerata di basalioma

Figura 3. Immagine dermoscopica di basalioma

Cosa devo fare in caso di dubbio?

Qualora il dermatologo dovesse porre un sospetto di diagnosi di basalioma è necessario rivolgersi ad un chirurgo che deciderà se procedere direttamente all’escissione chirurgica oppure, ad una biopsia incisionale. Tale valutazione viene fatta sulla base della sede, delle caratteristiche della lesione e delle sue dimensioni. La sola biopsia incisionale viene effettuata solo in caso di dubbio o nel caso in cui l’asportazione della lesione dovesse determinare un difetto estetico che solo la reale presenza di neoplasia, giustificherebbe.
Tuttavia non sempre l’approccio chirurgico viene consigliato come prima scelta, bisogna infatti prendere in considerazione vari aspetti, sia inerenti le caratteristiche tumore sia quelle del paziente. La localizzazione, la dimensione, le caratteristiche anatomopatologiche del tumore sono infatti valutazioni importanti nella scelta del miglior trattamento, così come le condizioni cliniche del paziente e le sue preferenze (anche sulla base del risultato estetico).

Qual è il trattamento migliore per il carcinoma basocellulare?

Il trattamento di scelta è la chirurgia: l’unico approccio che permette una efficace radicalizzazione è infatti l’escissione chirurgica radicale che deve comprendere cute e sottocute fino al piano fasciale (4). L’obiettivo infatti del trattamento è l’eradicazione della neoplasia; solo in questo modo si ottiene una bassa percentuale di recidiva ed un’alta di cura. In genere l’intervento viene effettuato ambulatorialmente con sola anestesia locale. Esiste anche la possibilità di effettuare l’analisi estemporanea dei margini della resezione chirurgica richiedendo al collega anatomopatologo la verifica immediata della radicalità. In tale modo è possibile essere certi di aver tolto tutta la lesione ed è quindi possibile procedere immediatamente alla ricostruzione. Tale tecnica è chiaramente vantaggiosa ma non sempre applicabile a causa dei costi elevati e dei tempi operatori aumentati. Tuttavia esistono dei casi selezionati, come forme che vanno frequentemente incontro a recidive o inoperabili (ovvero quelle condizioni in cui non è possibile assicurare una radicalità chirurgica), in cui può essere indicata la radioterapia.
Infine, esistono altre condizioni, molto più rare, in cui non è indicata la chirurgia o la radioterapia, come nelle forme localmente avanzate (Figura 4), oppure nelle forme metastatiche, in cui può essere indicato un trattamento sistemico costituito da farmaci a bersaglio molecolare utilizzati nelle forme metastatiche o altamente invasive di basalioma.
Altri approcci terapeutici sono: curettage ed elettrodissesione, crioterapia, l’escissione con margini macroscopicamente indenni e valutati istologicamente nel post operatori, radioterpia, chemioterapia oppure elettrochemioterapia.

Figura 4. Forma localmente avanzata di basalioma

Che tipo di controlli devo effettuare per il basalioma?

Il basalioma, pur essendo un tumore cutaneo ad ottima prognosi, necessita comunque di controlli periodici. Un paziente con diagnosi precedente di basalioma ha infatti un rischio maggiore (circa del 15% ad un anno e del 35% a 5 anni) (5) di presentarne un altro, rispetto alla popolazione generale, sia nella sede del precedente basalioma, che in altre sedi. Per tale motivo è necessario effettuare controlli dermatologici costanti in maniera da poter individuare prontamente la presenza di una nuova lesione o di una recidiva (6).

Bibliografia

1. Corona R, Dogliotti E, D’Errico M, Sera F, Iavarone I, Baliva G et al. Risk factors for basal cell carcinoma in a Mediterranean population: role of recreational sun exposure early in life. Arch Dermatol 2001; 137(9):1162- 1168

2. Karagas MR, Zens MS, Li Z, Stukel TA, Perry AE, Gilbert-Diamond D, Sayarath V, Stephenson RS, Barton D, Nelson HH, Spencer SK. Early-onset basal cell carcinoma and indoor tanning: a population-based study. Pediatrics 2014; jul 134 (1) e4-12

3. Zhang M, Qureshi AA, Geller AC, Frazier L, Hunter DJ, Han J. Use of tanning beds and incidence of skin cancer. J CLin Oncol 2012; 30 (14): 1588-1593

4. Bath-Hextall F, Bong J, Perkins W, Williams H. Interventions for basal cell carcinoma of the skin: systematic review. BMJ 2004;329:705

5. Wehner MR, Linos E, Parvataneni R, et al. Timing of subsequent new tumors in patients who present with basal cell carcinoma or cutaneous squamous cell carcinoma. JAMA Dermatol 2015; 151:382

6. Sartore L, Lancerotto L, Salmaso M, Giatsidis G, Paccagnella O, Alaibac M, Bassetto F. Facial basal cell carcinoma: analysis of recurrence and follow-up strategies. Oncol Rep. 2011 Dec;26 (6):1423-9).

MAT-IT-2200829. Ultimo aggiornamento 04/2022. Le informazioni presenti in questa pagina non sostituiscono il parere del medico

▼ I testi dell’area pubblica del sito sono stati realizzati con la collaborazione di: Dottor Francesco Spagnolo Dirigente Medico, U.O. Tumori Cutanei, IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova; Dottoressa Claudia Trojaniello, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Napoli; Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale, Napoli