Quali sono i sintomi principali del carcinoma squamoso cutaneo? Come riconoscere questo carcinoma cutaneo? Esistono particolari segni clinici che possono manifestare l’insorgenza del carcinoma squamoso della pelle?

Cheratosi attinica

La cheratosi attinica è una lesione cutanea che insorge comunemente in persone con la pelle chiara e di età avanzata in conseguenza dell’esposizione cumulativa ai raggi ultravioletti.

Spesso possono osservarsi lesioni multiple in aree del corpo cronicamente esposte al sole, come il cuoio capelluto. Le cheratosi attiniche sono lesioni asintomatiche che generalmente si presentano appena palpabili e ruvide al tatto quando di grado I oppure moderatamente ispessite se di grado II, mentre al grado III si presentano spesse e ipercheratosiche.

Occasionalmente, possono essere pruriginose. La maggior parte delle cheratosi attiniche sono rossastre, ma alcune possono presentare un colore marrone chiaro o scuro, rosa o una combinazione di questi. Inoltre, possono infiammarsi ed essere circondate da cute arrossata.

Figura 1. Cheratosi attiniche multiple su cute cronicamente esposta al sole

Figura 2. Cheratosi attinica ispessita e moderatamente ipercheratosica (a destra immagine dermoscopica)

Figura 3. Cheratosi attinica marcatamente ipercheratosica (corno cutaneo)

Carcinoma squamocellulare cutaneo in situ (Malattia di Bowen)

Il carcinoma squamoso cutaneo in situ o Malattia di Bowen si presenta clinicamente come una chiazza sottile asintomatica, dal margine ben definito, eritematosa, persistente e associata a fine desquamazione. Non è generalmente associato a prurito, dolore ed emorragia.

Figura 4. Carcinoma squmocellulare cutaneo in situ - Malattia di Bowen (a destra immagine dermoscopica)

Carcinoma squamocellulare cutaneo invasivo

Il carcinoma squamoso cutaneo invasivo si presenta clinicamente come una chiazza o una placca, sulla cui superficie si possono osservare squame ispessite e aderenti; talora può ulcerarsi. Se non trattato, tale lesione evolve in un nodulo di consistenza dura, di dimensioni variabili sempre con una superficie crostosa o ulcerata. Alcune caratteristiche cliniche possono suggerire il grado di differenziazione. In particolare, le forme ben differenziate mostrano segni di cheratinizzazione come scaglie gialle opache, una massa centrale di cheratina, aree bianco/giallastre; nelle forme scarsamente differenziate, invece, mancano comunemente i segni di cheratinizzazione e si osserva un colore rosso predominante, che corrisponde ad una densa vascolarizzazione. Le forme localmente avanzate possono associarsi ad ulcerazione cutanea, dolore, parestesie e sanguinamento.

Figura 5. Carcinoma squamocellulare cutaneo invasivo

Bibliografia

Linee guida AIOM 2018 “Tumori cutanei non melanoma – Carcinoma squamocellulare cutaneo”

MAT-IT-2200829. Ultimo aggiornamento 04/2022. Le informazioni presenti in questa pagina non sostituiscono il parere del medico

▼ I testi dell’area pubblica del sito sono stati realizzati con la collaborazione di: Dottor Francesco Spagnolo Dirigente Medico, U.O. Tumori Cutanei, IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova; Dottoressa Claudia Trojaniello, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Napoli; Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale, Napoli