Come avviene la prognosi del carcinoma squamoso cutaneo? Qual è il decorso di questa tipologia di carcinoma squamocellulare?

Dati sulla prognosi del carcinoma squamoso cutaneo

Il carcinoma squamoso della cute è un tumore a prognosi eccellente, soprattutto per i tumori di piccole dimensioni. In più del 95% dei pazienti, il carcinoma squamocellulare è curato con la chirurgia. La recidiva si presenta di solito (nel 75% dei casi) entro i 2 anni e nel 95% entro i 5 anni dalla diagnosi. Solo in una piccola percentuale di pazienti (circa il 2-5%), il tumore cutaneo diventa metastatico o progredisce a livello locale (85%), impedendo quindi un approccio chirurgico radicale.

Tale condizione si associa ad una prognosi molto più infausta con una sopravvivenza mediana inferiore ai 2 anni e una sopravvivenza a 10 anni del 20% (tale percentuale di riduce al 10% se le metastasi interessano organi a distanza). Nei pazienti con metastasi a livello linfonodale il tasso di sopravvivenza scende al 72% a 5 anni se trattati e al 25-35% se non sottoposti a terapie adeguate. Le lesioni del labbro, dell’orecchio e dei genitali metastatizzano con maggiori probabilità rispetto a quelle che si trovano in altre sedi.

È molto importante valutare fin da subito se il tumore, sia esso superficiale sia più profondo, presenta delle caratteristiche a basso o alto rischio.

Il rischio di recidiva nel decorso del carcinoma squamoso cutaneo

Il rischio di recidiva locoregionale e metastasi a distanza è influenzato dalle caratteristiche sia istopatologiche che cliniche del tumore cutaneo: sede del tumore squamoso (i carcinomi squamosi delle labbra e dei padiglioni auricolari sono maggiormente aggressivi), grado di differenziazione, istotipo (verrucoso, acantolitico, desmoplastico, fusiforme), spessore, invasione perineurale (35% di metastasi linfonodali e 15% di metastasi a distanza nei pazienti con invasione perineurale contro 15% e 3%, p<0,0005 ) e degli spazi vascolari. Per i tumori più superficiali parametri fondamentali sono la sede di insorgenza e la dimensione (Figura1).

Maggiormente a rischio di recidiva sono i tumori squamosi localizzati a livello delle mani, dei piedi, degli organi genitali o della “mask area” (fronte, naso, labbra).

A rischio intermedio sono invece i tumori che originano a livello delle guance, della fronte, del cuoio capelluto e del collo, la cui dimensione minima per essere considerata una lesione ad alto rischio è 10mm. Il carcinoma cutaneo che origina invece a livello del tronco, delle braccia o delle gambe sono quelli a rischio minore.

Figura 1. Classificazione del rischio sulla base della sede di insorgenza

I tumori di spessore <2 mm e diametro <2 cm presentano inoltre un rischio basso di recidiva e di sviluppare metastasi (0%), rispetto a quelli di dimensioni maggiori (spessore >2 mm hanno un rischio del 4%) Condizioni che presentano inoltre un maggior rischio di recidiva, sono quelle in cui il tumore si è sviluppato in aree danneggiate dal sole oppure sottoposte a radioterapia.

Nelle caratteristiche del tumore, un altro parametro che permette di valutare il livello di rischio è il grado di differenziazione del tumore che provoca il carcinoma spinocellulare, ovvero come si presentano le cellule tumorali rispetto alle cellule normali. L’invasione linfatica e quella vascolare determinano anch’esse il livello di rischio della lesione.

MAT-IT-2200829. Ultimo aggiornamento 04/2022. Le informazioni presenti in questa pagina non sostituiscono il parere del medico

▼ I testi dell’area pubblica del sito sono stati realizzati con la collaborazione di: Dottor Francesco Spagnolo Dirigente Medico, U.O. Tumori Cutanei, IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova; Dottoressa Claudia Trojaniello, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Napoli; Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale, Napoli