Esposizione ai raggi UV

Il principale fattore di rischio per i tumori cutanei, ed in particolare per il BCC, è rappresentato dall’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) del sole. La correlazione tra carcinoma basocellulare ed esposizione ai raggi UV è confermata da numerosi studi epidemiologici e trova riscontro pratico nel fatto che questa neoplasia insorge più frequentemente sulla cute cronicamente esposta alle radiazioni solari. Le sedi in cui il carcinoma basocellulare insorge con maggiore frequenza sono infatti il viso, il collo e il dorso delle mani. Inoltre, l’incidenza del carcinoma basocellulare tende ad aumentare con l’età, evidenziando che l’esposizione ai raggi UV può esercitare un danno cumulativo.

L’esposizione ai raggi UV può avvenire per motivi lavorativi in persone esposte per ragioni occupazionali in maniera intensa e continuativa (patologia occupazionale). Risulta, non a caso, il tumore della pelle più frequente tra marinai e pescatori, agricoltori, addetti all’edilizia.
Anche l’esposizione alle radiazioni UVA-UVB emesse da lampade e lettini per l’abbronzatura artificiale costituiscono un fattore di rischio, sia per il carcinoma basocellulare, sia per altri tipi di tumori della pelle.

Oltre all’esposizione ai raggi UV, altri fattori di rischio per il carcinoma basocellulare includono le radiazioni ionizzanti, l’esposizione ad alcune sostanze chimiche (es. arsenico) e la compromissione del sistema immunitario, in particolare l’immunosoppressione nei soggetti che hanno ricevuto un trapianto di organo, che si sottopongono ad alcune terapie antitumorali o che sono affetti da neoplasie.

Fototipo e altri fattori genetici

Tra i fattori predisponenti all’insorgenza di questo tumore della pelle, un ruolo importante è rivestito dal fototipo chiaro. Il fototipo chiaro è caratteristico dei soggetti che hanno pelle e occhi chiari, e che mostrano una scarsa tendenza ad abbronzarsi e una notevole facilità a sviluppare eritemi ed ustioni quando esposti alla luce del sole. Al contrario, la pelle di colore olivastro o nera è meno predisposta allo sviluppo del BCC, come dimostrato da numerosi studi epidemiologici.

Altri fattori di rischio per l’insorgenza del carcinoma basocellulare sono rappresentati dalla familiarità per questa neoplasia, ossia la presenza, nella stessa famiglia, di soggetti affetti da carcinoma basocellulare o altri tipi di tumori cutanei.

Inoltre, il fatto di avere ricevuto in passato una diagnosi di carcinoma basocellulare rappresenta un fattore di rischio individuale a sviluppare, nel corso degli anni a venire, altre neoplasie cutanee, inclusi altri carcinomi basocellulari.

Il carcinoma basocellulare può svilupparsi in soggetti affetti da sindromi geneticamente trasmesse, come la sindrome di Gorlin. La sindrome di Gorlin è una malattia ereditaria rara, a trasmissione autosomica dominante, caratterizzata dalla comparsa di carcinomi basocellulari multipli ad esordio precoce, cisti odontogene della mandibola e alterazioni ossee e craniche. I carcinomi basocellulari multipli compaiono al volto, torace e tronco, generalmente a partire dalla terza decade di età. La sindrome di Gorlin è causata da mutazioni nel gene oncosoppressore PTCH1 (9q22.1-q31), che codifica il recettore del ligando Sonic hedgehog. L’esposizione a fattori ambientale e la presenza di altri geni modificatori possono contribuire alla variabilità dell’espressione clinica di questa condizione.

Immunodepressione

Il carcinoma basocellulare è un tumore maligno della pelle e il sistema immunitario svolge un ruolo centrale nello sviluppo e nella crescita della neoplasia.

Nei pazienti immunodepressi l’incidenza di tumori, in particolare del carcinoma basocellulare, risulta più elevata rispetto alla popolazione generale. Inoltre, pazienti con compromissione del sistema immunitario non è infrequente osservare la comparsa di carcinomi basocellulari multipli anche nell’arco di pochi mesi o anni.

Bibliografia

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MAT-IT-2200601. Ultimo aggiornamento 04/2022. Le informazioni presenti in questa pagina non sostituiscono il parere del medico

▼ I testi dell’area pubblica del sito sono stati realizzati con la collaborazione di: Dott.ssa Maristella Saponara Divisione di Oncologia Medica del Melanoma, Sarcoma e Tumori Rari e Dr. Giulio Tosti Unità di Dermato-Oncologia, IRCCS, Istituto Europeo di Oncologia